BONUS IDRICO 2023

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Il bonus idrico 2022 è un’agevolazione fino a 1.000 euro per la sostituzione di sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto (vale anche per rubinetteria, soffioni e colonne doccia a flusso d'acqua limitato). Le spese coperte sono quelle effettuate (con accurata documentazione) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.

Bonus idrico, chi può richiederlo

Possono inoltrare la domanda per il bonus idrico i residenti in Italia (maggiorenni) proprietari di immobili (o titolari di altro diritto reale o diritti personali di godimento) già registrati alla data di presentazione dell'istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. Cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, possono fare domanda per il bonus idrico, invece, solo dopo aver documentato la dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell'immobile della volontà di beneficiare della agevolazione. La richiesta, infatti, dovrà essere compilata sulla piattaforma anche con i dati del proprietario dell’immobile in questione.

I lavori coperti dal bonus idrico

Il bonus idrico riconosce agli aventi diritto un’agevolazione fino a un massimo di 1.000 euro per le seguenti spese:

  • fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, così come i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Bonus idrico, come funziona la domanda

Per fare domanda per il bonus idrico bisogna registrarsi sulla “Piattaforma bonus idrico” dal sito del Ministero della Transizione Ecologica (la piattaforma sarà online da gennaio 2023). Nel frattempo, per ricevere qualsiasi tipo di chiarimento è attivo il numero verde 800 090545, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 15. Per fare domanda del bonus idrico, quando sarà online la piattaforma ad hoc, sarà necessario essere in possesso di un’identità digitale. La corrispondenza dei dati dei beneficiari, infatti, viene certificata attraverso Spid o Carta d'Identità Elettronica. Durante la registrazione devono essere fornite le seguenti dichiarazioni sostitutive di autocertificazione:

  • nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
  • importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
  • quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione;
  • specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d'acqua, oltre a specifica della portata massima d'acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
  • codice identificativo catastale dell'immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui si richiede il bonus idrico;
  • dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
  • coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
  • titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
  • attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
  • attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
  • copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito (per chi non è tenuto a emettere fattura elettronica vale la fattura o un documento commerciale, attestante l'acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sul sito del Mite).

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